Arduino:
Rifattorizzazione
Come fare:
Diciamo che hai una funzione sul tuo Arduino che sta facendo decisamente troppo, come questa:
void setup() {
Serial.begin(9600);
}
void loop() {
// Una funzione che sta facendo troppo
handleEverything();
}
void handleEverything() {
// Leggi i dati del sensore
int sensorValue = analogRead(A0);
// Elabora i dati del sensore
sensorValue = map(sensorValue, 0, 1023, 0, 255);
// Stampa i dati del sensore
Serial.println(sensorValue);
delay(500);
}
Eseguire il refactoring potrebbe significare dividere handleEverything()
in funzioni più piccole e più focalizzate:
void setup() {
Serial.begin(9600);
}
void loop() {
int sensorValue = readSensorData();
int processedValue = processSensorData(sensorValue);
printData(processedValue);
delay(500);
}
int readSensorData() {
return analogRead(A0);
}
int processSensorData(int sensorValue) {
return map(sensorValue, 0, 1023, 0, 255);
}
void printData(int data) {
Serial.println(data);
}
Dopo il refactoring, la funzione loop()
è più leggibile e ogni compito è gestito da una funzione dedicata, rendendo il codice più facile da gestire.
Approfondimento
Storicamente, il refactoring è diventato popolare con l’ascesa delle metodologie Agile e dello Sviluppo Guidato dai Test (TDD), che si basano sul miglioramento costante del codice per adattarsi ai requisiti in cambiamento. Esistono vari strumenti e strategie per il refactoring — come la tecnica “Estrai Metodo” che abbiamo utilizzato nel nostro esempio con Arduino. Questo è essenziale quando si passa da un prototipo veloce a un progetto stabile, dove la leggibilità del codice e la manutenzione diventano cruciali.
Quando si esegue il refactoring, è importante disporre di un buon insieme di test per garantire che le modifiche non abbiano introdotto bug. Nel mondo Arduino, i test automatizzati non sono sempre semplici a causa delle dipendenze hardware, ma è comunque possibile utilizzare test unitari per le parti di logica pura o impiegare simulatori.
Le alternative al refactoring manuale includono l’uso di strumenti di refactoring dedicati, che automatizzano l’identificazione degli odori del codice e suggeriscono modifiche. Tuttavia, questi strumenti spesso non colgono le sfumature del codice per microcontroller e potrebbero non essere disponibili nell’ambiente di sviluppo Arduino.
In ultima analisi, il refactoring è un’arte che bilancia il miglioramento della struttura interna del codice contro il rischio di introdurre difetti. Richiede di riflettere su dettagli implementativi come l’uso della memoria e il tempo di elaborazione, specialmente a causa della natura limitata in termini di risorse dei microcontroller.
Vedi Anche
Puoi approfondire il refactoring con il libro fondamentale di Martin Fowler Refactoring: Improving the Design of Existing Code. Per uno sguardo più attento alle pratiche specifiche di Arduino, dai un’occhiata ai forum e alle comunità di sviluppo Arduino:
Ricorda, l’obiettivo è un codice pulito e comprensibile per cui il futuro tu e gli altri ti ringrazieranno. Continua a smanettare e mantienilo ordinato!